Quando i valori della glicemia sono preoccupanti? Ecco il dato

Tutti vorremmo godere di perfetta salute, ma purtroppo alle volte questo non è possibile perché si verificano delle dinamiche che in parte possono dipendere dalle nostre scelte, mentre in altri casi essere completamente asintomatiche. Proprio per questo bisogna sottoporsi a dei controlli di routine mirati che ci permettano di evidenziare eventuali problemi.

Sono davvero tanti i controlli che possono essere eseguiti a tal proposito e basta davvero poco per avere un‘infarinatura generale di quello che è il nostro stato di salute. Questo discorso possiamo farlo anche sottoponendoci ad un semplice esame del sangue che ci permette di rivelare la quantità di zucchero presente nel nostro flusso sanguigno.

Questo è un parametro fondamentale che ci permette di misurare la glicemia, un elemento che può dire davvero tanto sul nostro benessere e che può essere corretto prima che la situazione arrivi a degenerare. Ecco, dunque, che cosa sappiamo su questa condizione e soprattutto quando ci dobbiamo preoccupare a seguito dei valori riportati dagli esami.

Che cos’è la glicemia?

Sicuramente la salute è un parametro al quale nessuno di noi può e deve rinunciare ed è proprio per questa ragione che in ogni momento della nostra vita dobbiamo fare il possibile per stare sempre bene. Per evitare di farci cogliere impreparati è quindi sufficiente sottoporsi agli esami di routine e alcuni di questi si focalizzano per l’appunto sulla glicemia.

Quando parliamo di glicemia facciamo riferimento ad un particolare termine medico che sta ad indicare un esame che risulta fondamentale per la salute. Si andrà quindi a prelevare un campione di sangue venoso a digiuno che servirà per valutare la quantità di glucosio presente nel flusso in quel dato momento della giornata.

Per evitare di far sballare troppo i valori è poi importante effettuare la glicemia a digiuno poiché, come sappiamo tutti, si tratta di un parametro variabile che può avere dei veri e propri picchi subito dopo mangiato. Questi non sono veritieri perché si collegano a delle risposte dell’organismo ed è per questo che l’esame è da considerarsi valido solo se effettuato a digiuno.

Che cosa sono i picchi glicemici?

La glicemia è quindi un parametro che serve realmente a farci capire qualcosa in più sulle nostre condizioni di salute ed è proprio conoscendola che possiamo capire se le cose stanno andando per il verso giusto oppure no. Sicuramente il glucosio e gli zuccheri sono delle sostanze che non possono mancare nell’organismo poiché sono la prima riserva energetica alla quale ambiamo.

È però importante sapere che mangiare alimenti di un certo tipo oppure mangiare troppi zuccheri nell’arco di poco tempo potrebbe comportare una situazione nota come picco glicemico. Ad un certo punto il corpo non riesce più a tollerare la presenza di tutti questi zuccheri tutti insieme nel sangue e quindi fa schizzare al massimo il valore della glicemia, comportando un vero e proprio stato di allerta.

Il corpo si trova infatti in difficoltà perché non sa come gestire la situazione e potrebbero quindi subentrare ulteriori anomalie come svenimenti, nausea, vomito, irritabilità, nervosismo, vere e proprie vertigini e, a lungo d’andare, danni di natura metabolica che potrebbero portarci verso malattie più gravi dalle quali è impossibile guarire.

Quali alimenti fanno aumentare la glicemia?

Ovviamente esistono degli alimenti che hanno un carico glicemico più alto di altri ed è proprio per questa ragione che è importante conoscerli, in maniera da evitarli soprattutto in certe circostanze. Come ben sappiamo il glucosio è uno zucchero e quindi andranno eliminati tutti i prodotti che hanno assonanza con questo ingrediente.

Non possiamo che riferirci ai dolci, alle merendine, alle brioches, ai biscotti, agli snack e ai preparati industriali che vedono come ingrediente principale zuccheri raffinati, in quanto questi sono tremendamente deleteri per la glicemia. Anche i carboidrati però sono zuccheri ed è per questo che vanno limitati anche alimenti che apparentemente sembrano non avere un ruolo fondamentale in questa dinamica.

Ci riferiamo quindi al pane, alla pizza, alla pasta, alla focaccia, ai grissini, cracker e chi più ne ha più ne metta. Tutti i dolci, queste sostanze e perfino l’alcol devono quindi essere allontanati laddove si verificassero problematiche nella glicemia, in quanto tutti questi alimenti si comportano come un vero e proprio veleno per il nostro organismo.

Quando i valori della glicemia diventano preoccupanti?

Detto questo, può anche capitare di rinvenire dati troppo importanti ed elevati relativi alla glicemia, ma non sempre questa condizione ci deve far entrare nel panico perché ci sono dei valori soglia che siamo ancora in grado di correggere. Quando la glicemia è solamente alta, infatti, è possibile adottare dei cambiamenti per riportarla nei range.

Sotto i 70mg/dl si parla di ipoglicemia e parliamo di una situazione complicata poiché il corpo non dispone degli zuccheri necessari per portare a termine le funzioni biologiche. Una condizione che possiamo descrivere come normale è quella che raggiunge i livelli compresi fra i 70 e i 100 mg/dl. Fino a 125 mg/dl si parla di iperglicemia mentre qualora le soglie sconfinassero ancora ci si deve avvicinare all’ipotesi di diabete.

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